Neuville e Michelisz si scambiano le loro Hyundai a Zolder

Una dimostrazione delle tecnologie ibrida ed elettrica

Hyundai Motorsport ha fatto scambiare le rispettive vetture a Thierry Neuville e Norbert Michelisz durante una iniziativa speciale sulla pista di Zolder: il primo ha fatto dei giri con la Veloster N ETCR ed il secondo con la i20 N Rally1
Neuville e Michelisz si scambiano le loro Hyundai a Zolder

Hyundai Motorsport questo fine settimana ha fatto incontrare due mondi, quello rally e quello su pista con la i20 N Rally1 ibrida da una parte e la Veloster N ETCR elettrica dall’altra, per una iniziativa speciale in cui Thierry Neuville e Norbert Michelisz si sono scambiati le rispettive vetture.

L’obiettivo dello scambio di Hyundai a Zolder

L’insolita dimostrazione promozionale ha avuto luogo sul circuito di Zolder, in Belgio, dove si è svolto in questo fine settimana il quarto round del FIA ETCR – eTouring Car World Cup, che vede per l’appunto impegnato tra gli altri il campione WTCR 2019, attualmente ottavo nel campionato turismo elettrico. L’obiettivo di questo scambio è dimostrare l’impegno di Hyundai Motorsport nelle nuove tecnologie di mobilità applicate al motorsport, sia esso su strada che su pista, e trasferite nelle auto di tutti i giorni. 

Julien Moncet, vicedirettore di Hyundai Motorsport, a tal proposito ha dichiarato: «Il nostro evento dimostrativo a Zolder è stata per noi l’occasione perfetta per mostrare tutto ciò che Hyundai Motorsport ed il marchio Hyundai N rappresentano: tecnologia innovativa nel campo automobilistico, lavoro di squadra e divertimento esaltante. Vedere la nostra auto ibrida Hyundai i20 N Rally1 in pista insieme alla Veloster N ETCR è stato fantastico. Era chiaro che Thierry e Norbert si sarebbero divertiti molto al volante, condividendo suggerimenti e confrontando le due vetture. È sempre bello ascoltare le opinioni dei piloti di altri campionati: è la nostra missione, attraverso il motorsport, aiutare ad influenzare positivamente la direzione dello sviluppo delle auto in vista di un futuro sempre più elettrico. Opportunità come queste sono un modo efficace per dar prova dell’entusiasmo che produce il motorsport elettrico ed ibrido».

Michelisz debutta su un’auto rally

Il primo a scendere in pista è stato Michelisz, che ha provato la i20 N Rally1 ibrida, con al fianco Neuville come copilota. L’ungherese ha commentato: «Non vedevo l’ora che arrivasse questo giorno da quando è stata annunciata l’iniziativa. Questa è stata la prima volta per me su un’auto da rally. Sedersi accanto a Thierry è stata un’esperienza straordinaria. La Hyundai i20 N Rally1 è fantastica e grazie ai consigli di Thierry è stato possibile avere una miglior fiducia al volante. Non riesco a ricordare l’ultima volta che mi sono divertito così tanto. C’è una grande differenza rispetto alla Veloster N ETCR, ovvero si slitta un po’ di più. Puoi sentire il funzionamento del sistema ibrido, è qualcosa di unico. La potenza e l’accelerazione che l’auto offre sono eccezionali».

La i20 N Rally1 infatti ha un motore termico da 1.6 litri turbo capace di sprigionare 380 cv, associato però ad un’unità elettrica da 100 kW, pari a 134 cv, con 180 Nm di coppia. D’altro canto, la Veloster si distingue per i suoi 500 kW, ovvero la bellezza di 680 cv: una bestia provata successivamente da Neuville sulla pista da 4,010 km di Zolder, davanti al pubblico e con Michelisz a fornirgli consigli utili. Quest’ultimo ha continuato: «Fin dal primo momento, Thierry sapeva cosa fare con la Veloster N ETCR; conosceva i punti di riferimento ed il suo ritmo era corretto. Con queste auto, è facile sottovalutare la velocità che puoi realizzare in curva. […] Con cinque giri in più non avresti immaginato potesse essere un pilota rally. Sono rimasto colpito».

Neuville promuove l’esperienza con la Hyundai Veloster N ETCR: “In futuro voglio fare una gara elettrica”

Neuville insomma si è trovato bene con la Veloster, tanto da entusiasmarlo: «Che bella esperienza!», ha commentato. «Questa è stata la mia prima volta alla guida di un’auto da corsa elettrica ed è stato qualcosa di totalmente diverso da qualsiasi cosa avessi fatto prima. I 500 kW di potenza sono istantanei e molto aggressivi. È stata divertente da guidare, ma devo ammettere che non ero abituato a non avere risposte in termini di suono del motore o nei cambi di marcia. Ho dovuto un attimo ambientarmi perché normalmente si frena con il cambio, e qui solo con il piede. Mi è piaciuto».

E mentre nel WRC il belga è un po’ in una fase di stallo, la sua mente corre verso progetti che chissà se prenderanno corpo prossimamente: «Ho già fatto gare TCR ma forse in futuro mi misurerò anche in una gara elettrica». Infine, sul proprio collega: «Penso che Norbi abbia fatto molto bene per aver disputato solo due giri con una vettura WRC. Si è sentito subito a suo agio, come me, ma è un pilota professionista quindi sapevo che mi sarei divertito. Con qualche piccolo consiglio infatti, in alcune curve eravamo già vicini al limite. Le gomme gravel hanno reso il tutto un po’ più facile e divertente per una prima esperienza. È stato anche bello mostrargli come funziona l’ibrido WRC, che è qualcosa di nuovo per questa stagione ed è anche totalmente diverso dall’elettrico».

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